Workshop 13-14: gli Stati Generali sul recupero dei rifiuti inerti

In collaborazione con ANPAR
Logo collaborazione

Data/Orario
10/05/2019
10:00 - 17:30

Luogo: Sala 8: Palazzo Rasponi - Sala ex IAT (Piano Terra)

Categoria:



Quest’anno ANPAR, nell’ambito della manifestazione “Fare i conti con l’Ambiente – 2019” (Ravenna, 8-10 Maggio 2019), ha sentito l’esigenza di organizzare gli Stati generali sul recupero di rifiuti inerti, occasione per incontrare e mettere a confronto tutti gli stakeholder del settore. L’obiettivo sarà quello di fare con loro il punto della situazione, evidenziando criticità e prospettive di tutta la filiera del recupero di rifiuti inerti.

I temi trattati saranno quelli già avviati/sviluppati nell’ambito dei Tavoli Tecnici dell’associazione, quali:

  • TP1 – Opere comunali
  • TP2 – Grandi opere
  • TP3 – CAM e prodotti conformi
  • TP4 – Statistiche sui rifiuti da C&D e Italia del Riciclo
  • TT1 – End of Waste
  • TT2 – IBA e aggregati artificiali
  • TT3 – Impieghi legati di aggregati riciclati
  • TT4 – Materiali da scavo
  • TT5 – Prezzari e Capitolati
  • TT6 – Marchio di qualità per aggregati riciclati e artificiali

Gli Stati Generali saranno un’occasione importante per presentare e condividere i lavori svolti dal Comitato Tecnico di ANPAR, anima dell’associazione, che affronta e sviluppa le problematiche presenti nel settore sia a livello nazionale sia a livello locale.

L’evento sarà costituito da un momento iniziale e finale di confronto collettivo, lasciando la parte centrale della giornata dedicata a qualche ora di dibattito tra i componenti di ogni tavolo tecnico e degli esterni che avranno piacere di partecipare.

Tutti gli associati sono invitati ad intervenire anche con più rappresentanti (qualora iscritti a più tavoli).

 

TP3 – CAM e prodotti conformi

  1. Position Paper ANPAR sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) Strade

Partendo dai contenuti dell’ultima riunione del Tavolo Tecnico del Ministero dell’Ambiente e da quanto emerso nella revisione dell’ultima bozza del Decreto da parte del Tavolo Tecnico ANPAR, si svilupperà un Position Paper di ANPAR, evidenziando le principali considerazioni dell’Associazione e dei propri referenti riguardo allo stato dell’arte dei Criteri Ambientali Minimi per le Opere Stradali. Il Position Paper verrà quindi offerto come contributo al prossimo confronto con il Ministero.

 

  1. Certificazioni valide come metodi di verifica del contenuto di aggregato riciclato/artificiale per i CAM Edilizia

Il Tavolo Tecnico discuterà delle modalità più idonee per effettuare la certificazione ambientale di prodotto degli aggregati riciclati/artificiali. Partendo dallo stato dell’arte dei prodotti certificati da parte degli Associati ANPAR, il TT esaminerà in particolare le tipologie di certificazioni previste dal Decreto CAM Edilizia come metodo di verifica del contenuto di riciclato, evidenziando criticità e potenzialità ed elaborando una nota per il prossimo Tavolo Tecnico del Ministero dell’Ambiente sui CAM Edilizia.

 

  1. Il recepimento dei CAM da parte del mercato

Quale è lo stato dell’arte dei prodotti conformi ai CAM contenenti aggregati riciclati/artificiali? Quali difficoltà riscontrano i progettisti nel reperirli? Il Tavolo Tecnico affronterà l’argomento individuando i produttori attualmente sul mercato con prodotti certificati come conformi ai CAM, con particolare riferimento ai calcestruzzi.

 

TP4 – Statistiche sui rifiuti da C&D e Italia del riciclo

Conoscenza dei flussi di materiali gestiti negli impianti di recupero e trattamento rifiuti.

Le informazioni attualmente disponibili sulla massa dei rifiuti prodotti su scala nazionale sono basate su stime generiche che tracciano un quadro del settore di dubbia attendibilità. La conoscenza di dati certi è fondamentale per la rappresentazione del comparto di riferimento ed è necessaria per la ponderazione delle criticità e per la pianificazione delle risorse. La proposta di studio del TP4 è volta al miglioramento della conoscenza dei flussi di rifiuti (tipologie e quantità), dei processi di trattamento (tipologia impianti) e dei materiali prodotti (aggregati riciclati/industriali).

Si intende elaborare le informazioni essenziali sulla base di dati raccolti direttamente sul campo. Ovviamente, non potendo intervenire in modo capillare su tutti gli impianti si ritiene utile basarsi sul campione di riferimento costituito dagli associati ANPAR. Il campione potrebbe essere esteso anche ad altri operatori non associati, disponibili comunque ad aderire all’iniziativa.

 

L’attività si dovrebbe sviluppare per fasi: definizione dei dati finali di interesse, definizione di un questionario per la raccolta dei dati (semplice e di facile compilazione), invio del questionario, raccolta ed elaborazione dei dati, elaborazione di sintesi, pubblicazione dei risultati.

Il contributo del tavolo TP4 fornito da ANPAR entrerà anche a far parte del capitolo “Inerti” dell’Italia del riciclo, una pubblicazione annuale realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE UNICIRCULAR che fornisce un quadro complessivo sul riciclo dei rifiuti in Italia, sulle tendenze in atto e sulle dinamiche europee e internazionali.

 

TT1 – End of Waste

  1. Aggiornamento sul Decreto End of Waste

In questi ultimi anni ANPAR si è impegnata attivamente al fianco del legislatore per l’emanazione del Decreto End of Waste sui rifiuti da C&D che dovrebbe essere ormai imminente nonostante le numerose criticità irrisolte.

Tale decreto è di fondamentale importanza per regolamentare il nostro settore dove attualmente sono presenti ampi spazi di interpretazione normativa che possono comportare gravissime conseguenze (contenziosi civili, blocco dell’attività, sequestro degli impianti, avvio di procedimenti penali) anche per gli imprenditori più attenti e coscienziosi.

 

  1. Presentazione del Position Paper di ANPAR

Il “position paper” è un documento nel quale viene espresso il pensiero dell’Associazione sul tema “End of waste” ed in particolare vengono sintetizzati i problemi quotidiani degli operatori del settore e proposte delle soluzioni. Esso verrà presentato ai partecipanti ai lavori e potrà essere integrato con i contributi che verranno da essi forniti.

 

TT2 – IBA e aggregati artificiali

Il TT2 si pone l’obiettivo di analizzare il settore ed elaborare un Position Paper Specifico che analizzi i seguenti punti:

  1. Definizione

Aggregato artificiale: Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo*.

Costruire una griglia di esempi relativi ai rifiuti* da processi industriali che implicano modificazione termica e in particolare di altro tipo.

*Rifiuti prodotti da impianti di produzione di metalli ferrosi e non, di soil-washing di terreni contaminati, dal trattamento delle ceneri di fondo degli inceneritori e da impianti di inertizzazione di rifiuti o di terreni contaminati

  1. Codici EER dei rifiuti da recuperare

Costruire un elenco completo dei codici attinenti al settore del recupero dei rifiuti inerti al fine di ottenere aggregati artificiali e ripercorre anche l’intero schema di flusso per raggiungere l’End of Waste.

  1. Le regole dell’End of Waste (EoW)

Ai sensi dell’art. 184-ter Dlgs 152/06, un rifiuto cessa di essere tale, quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni: a) la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.

Costruire un elenco delle norme tecniche europee armonizzate di riferimento per il soddisfacimento dei primi tre punti (vedi Annex A di EN 12620, EN13043, EN13242).

Disponibilità di schede di sicurezza per gli aggregati artificiali e tema REACH.

Elencare le problematiche e le esperienze (autorizzazioni vigenti) per soddisfare la condizione d) e dell’end of waste in generale. Individuare criticità e proposte.

  1. Criticità rilevate dai gestori degli impianti esistenti

Individuare criticità e proposte superamento, esempio argomenti:

  • Complessità autorizzativa
  • Limitazione dei codici
  • Riconoscimento end of waste
  • Accettazione del rifiuto caratterizzazione
  • Caratterizzazione ambientale e tecnica del prodotto post-trattamento
  • Identificare in maniera chiara questi materiali e distinguerli dagli aggregati riciclati;
  • Inserire nella normativa nazionale gli aggregati artificiali

 

TT3 – Impieghi legati degli aggregati riciclati e artificiali/industrialo

Il tavolo tecnico si propone l’obiettivo di:

  • analizzare la situazione dell’impiego degli aggregati riciclati e artificiali nelle opere in generale, anche alla luce della pubblicazione delle Linee Guida ANPAR “L’impiego degli aggregati riciclati e industriali nelle miscele cementizie”;
  • redigere una Linea Guida per il confezionamento di miscele legate in modo da rispondere alle indicazioni che saranno contenute nel prossimo decreto EoW.

 

TT4 – Materiali da scavo

Mai come negli ultimi mesi gli operatori del settore del recupero di rifiuti si sono sentiti, non a torto, “sotto assedio”: un quadro normativo sempre più instabile, lacunoso e fonte di incertezze; circolari ministeriali che, anziché sciogliere i dubbi interpretativi e fornire indicazioni operative, introducono nuovi adempimenti; una giurisprudenza che, pronunciandosi su casi concreti, produce l’effetto di paralizzare un intero sistema (è quanto accaduto con la nota sentenza del 2018 del Consiglio di Stato in tema di End of Waste “caso per caso”, argomento rispetto al quale, dopo numerosi “annunci”, si sta ancora attendendo un intervento risolutivo da parte del legislatore).

In questo contesto indubbiamente critico si collocano le problematiche peculiari degli impianti di riciclaggio dei rifiuti inerti delle imprese associate ANPAR. Una fra tutte: quella del trattamento presso questi impianti anche di terre e rocce da scavo (codice EER 170504) o di materiali di riporto. Da un confronto fra le autorizzazioni rilasciate da diverse autorità competenti dislocate in varie zone del Paese, emerge un panorama quanto mai frammentato e disorganico, derivante soprattutto dal fatto che, sull’argomento, manca una chiara disciplina di riferimento.

È infatti opportuno ricordare che, benché la rubrica dell’art. 8 del decreto “Sblocca Italia” (DL 133/2014) avesse espressamente previsto l’adozione di una specifica disciplina sulla cessazione della qualifica di rifiuto (“End of Waste”) delle terre e rocce da scavo che non soddisfano i requisiti per la qualifica di “sottoprodotto”, il relativo Regolamento di attuazione (DPR 120/2017) non ha stabilito nulla al riguardo.

Questa situazione ha fatto emergere molteplici dubbi interpretativi e differenze operative sia rispetto alle caratteristiche che tali materiali devono possedere affinché gli impianti possano essere autorizzati a riceverli, sia rispetto agli obiettivi da raggiungere attraverso le operazioni di trattamento per poter ottenere un End of Waste, con evidenti ricadute anche sotto il profilo dei possibili rischi sanzionatori.

Il tavolo tecnico si propone quindi di promuovere uno scambio di informazioni e di stimolare sull’argomento un confronto fra gli operatori economici, i consulenti tecnici e i funzionari pubblici, per tentare di offrire alle imprese del settore le soluzioni più appropriate – in termini tecnici, economici e giuridici e in un’ottica costi/benefici – per la gestione delle terre e rocce da scavo presso i propri impianti.

 

TT5 – Prezzari e capitolati

  1. Voci di prezzo proposte da ANPAR già inserite in prezzari regionali

Il Tavolo Tecnico discuterà dei risultati raggiunti in merito alle voci di prezzo proposte da ANPAR e già presenti in alcuni prezzari regionali.

Si valuteranno quindi le azioni da intraprendere per ulteriormente diffondere dette voci di prezzo in altri prezzari regionali valutando le motivazioni di possibili “resistenze” locali al fine di rendere tali voci uniformi a livello nazionale.

  1. Ulteriori Attività su prezzari regionali

Il Tavolo Tecnico discuterà di possibili ulteriori azioni sui prezzari regionali e della necessità di individuare ulteriori voci di prezzo con riferimento, ad esempio, agli aggregati legati o ai nuovi obblighi/opportunità introdotti dai CAM.

  1. Redazione di un Capitolato Tipo

Il Tavolo Tecnico discuterà delle opportunità derivanti dalla redazione/adeguamento di un “Capitolato tipo” riferito all’utilizzo di aggregati riciclati non legati, al fine di proporlo quale aggiornamento ad Enti Pubblici ed alle principali Stazioni Appaltanti.

 

TT6 – Marchio di qualità aggregati riciclati e artificiali

Il Tavolo Tecnico è rivolto principalmente alle aziende che gestiscono attività di recupero rifiuti, alle imprese di costruzione che acquistano e mettono in opera prodotti da costruzione e ai professionisti (Progettisti, Direttori dei Lavori, Collaudatori) che prescrivono, verificano e controllano i prodotti da costruzione utilizzati in cantiere.

La materia ambientale è in continuo aggiornamento; gli impianti di recupero che operano in conformità ad autorizzazioni ordinarie o semplificate qualificano i loro prodotti in base agli obblighi normativi che non sempre si interfacciano con le richieste del mercato.

La sempre più specifica richiesta da parte di Progettisti, Direttori dei Lavori e Imprese di Costruzione, in fase di progettazione, corretto utilizzo e approvvigionamento dei prodotti da costruzione, di garanzie sui tali prodotti, determina la necessità di avere a disposizione degli strumenti di qualifica più efficaci.

Il Tavolo Tecnico TT6 si propone come obiettivi:

  • Creare chiarezza sulla legislazione e sulla normativa applicabile nell’ambito dell’utilizzo dei prodotti da costruzione provenienti da attività di recupero rifiuti;
  • Supportare i fabbricanti in tutti gli adempimenti che l’articolata normativa italiana pone alle imprese del settore;
  • Definire in quali casi e in che modo è necessario qualificare un prodotto da costruzione;
  • Introdurre un nuovo strumento (marchio di qualità ANPAR) che coniughi le istanze di conformità con le richieste di idoneità
  • Definire le modalità di verifica e controllo dei documenti di qualifica;
  • Definire le modalità di dichiarazione delle caratteristiche ambientali dei prodotti;
  • Definire le modalità di verifica e controllo delle caratteristiche ambientali dei prodotti;
  • Rendere valido il marchio di qualità ANPAR per gli operatori del settore attraverso la definizione di un disciplinare condiviso con le principali stazioni appaltanti;
  • Definire le modalità di gestione del marchio di qualità ANPAR;
  • Promuovere l’utilizzo del marchio di qualità ANPAR tra le stazioni appaltanti e i professionisti

Le attività del Tavolo Tecnico TT6 – Marchio di qualità aggregati riciclati e artificiali saranno così articolate:

  • Definizione Disciplinare Tecnico alla base del Marchio di Qualità ANPAR
  • Definizione del Regolamento per la gestione del Marchio di Qualità ANPAR
  • Presentazione del Marchio di Qualità ANPAR

 

Prenotazioni

Le prenotazioni sono chiuse per questo evento.

Aggiungi al tuo calendario: iCal / 0